El sacerdote revela en esta carta escrita en italiano que el Padre Diego Toro acompañó a Mama Antula desde Jujuy hasta Buenos Aires, y dice que Mama Antula es una mujer santa. Comenta el espíritu de la época y sostiene que todos compiten por imitar a los jesuitas, y que los habitantes de la ciudad están persuadidos de que la expulsión de la Compañía de Jesús de América fue una calumnia.

Non ho potuto rispondere alla vostra prontamente, perché con l’occasione di aver dati gli Esercizi a molti scolari, coi quali erano ancora molti altri Ecclesiastici, mi prese un forte raffreddore, che mi portò in letto; e dal letto bisognava andare a fare le esortazioni. Finiti di darli, e di farli ancora io i detti Esercizi, mi venne un gran tumore ad un ginocchio, e bisognò che il chirurgo aprisse e tagliasse. E quest’incomodo, se non pericoloso, bensì penoso, ho sofferto per due mesi. Ed ecco il motivo ancora, e perché appena avevo io tempo di pensar prima per far le esortazioni, per il che mi scusai fortemente colla Sig.ra Maria Antonia a non poter dar gli Esercizi agli Ecclesiastici Sacerdoti; promettendole di servirla in quest’altro anno con maggior comodo in questo santo ministero. Ma credo non avrà più bisogno di me, perché il Rev.do P. Fr. Diego Toro, che è stato dei primi Direttori e che la ha accompagnato dalla Città di Jujuy sino a questa Capitale, ha terminato il triennio di Provinciale di questa Provincia e ripiglia un’altra volta questo santo ministero. In questa maniera io senza la fatica di dar gli Esercizi, avrò la consolazione di rifarli sotto la direzione del devoto Padre, insieme con molti altri sacerdoti ai principi dell’agosto.
Nei tre anni che ha mancato questo Padre, hanno dati gli Esercizi: D. Perdriel, Dominicano; il Dottore in Teologia Solà, Sacerdote esemplare e portato molto per le funzioni del ministero parrocchiale; ed il Dottore in Teologia Don Vincenzo Jaunzaras, chi è passato a miglior vita il 20 del corrente mese con dispiacere universale di tutta questa Città, per le sue molte virtù e gran zelo del bene spirituale dei prossimi. Questipromosse ed ha lasciata ben stabilita la Scuola di Cristo, o la Congregazione nella chiesa del Collegio grande, che fu dei Gesuiti, nelle domeniche, conformandosi in tutto secondo e come loro la facevano, sin a sporger ai fedeli ogni mese i Santi, cioè le sentenze della Sacra Scrittura e dei Santi, come facevano quelli della Compagnia di Gesù. Con questo santo Esercizio della Congregazione, che lo faceva per la sera, e pubblicamente, per tutti quanti uomini e donne, fece gran guerra alla Commedia, perché il suo fervore ed efficacia dei suoi discorsi era tanto, che quasi tutta la gente imaneva in chiesa e ristava vuoto il teatro. Insomma era tale il concorso, quale essere soleva a tempo dei Gesuiti nelle domeniche di quaresima. Altri Preti ancora e Parrochi portati da questo medesimo zelo hanno ristabilita la Buona Morte nelle loro Parrocchie. Tutto questo è un effetto degli Esercizi della Sig.ra Maria Antonia di S. Giuseppe; come ancora che le medesime comunità religiose facciano indefettibilmente ogni anno i suddetti Esercizi nei loro Conventi e Monasteri. Sicché, Signore, mio, non si fa già qui altro che lodare, comandare e proclamare senza nessun riguardo la Compagnia di Gesù.
Tutti fanno a gara d’imitare i Gesuiti. Il mondo già è affatto disingannato e spregiudicato dei delitti a loro imputati. Quasi tutti sono già persuasi e gridano ancora essere stata una calunnia. Tutti confessano già in alta voce il mancamento che fanno, particolarmente per l’educazione della gioventù, e per la conversione del gentilismo. I loro nemici non parlano più niente in contrario; si vedono confusi e stanno zitti. Ma quando saranno ristabiliti, e noi altri avremo la consolazione di vederli, Dio lo sa, loro signori osservano un gran silenzio; niente ci scrivono di queste cose. Sappia però lei, che qui sappiamo più di quel che si crede. “Nihil occultum, quod non reveletur”, dice Gesù Cristo; e prima dell’ultimo giorno del mondo va scoprendo il Signore le cose, con le quali sono stati calunniati. Punto, e passiamo ad altra cosa. Ritornando dunque agli Esercizi, ed in particolare alla Promotrice di essi, la Signora Donna Maria Antonia di S. Giuseppe, vi dico chiaramente che è una Santa Donna. ssa si è fidata di me per cose, e mi ha fatto molti servizi, tutto contro il mio merito; non è però questo, quel che mi muove; la forza della verità è quella che mi obbliga a pubblicare. Essa dunque è una Serva di Dio, ed una donna sincera senza cerimonia, modesta senza affettazione, affabile senza finzione, ed a tutti è una santa. Il di lei zelo per il bene delle anime è grande, ed universale. Essa ugualmente tratta e riceve il nobile ed ignobile, il ricco ed il povero. Sono più di sei anni che senza interruzione fa dare gli Esercizi in questa Città, a più di duecento persone per volta. È tale la buona fama di questi Esercizi, che sono venuti a bella posta per farli dalle altre città distanti, ed anche dalla Spagna. Essa paga ogni mese quaranta pezze, e qualche volta ha pagati cinquanta per la Casa degli Esercizi. Essa tutta fidata nel suo Bambin Gesù, fa debito di 2.000 pezze, come lo fece per solo pane con i fornai; e tutto paga essa puntualmente, senza però che si sappia, che dia fastidio a nessuno, o che cerchi troppo limosine d’altri. Una volta mi presi la confidenza di domandarla che cose si faccia tanto coraggio per una impresa così dispendiosa. Essa mi rispose: “Come che sono assicurata della Providenza del Signore; non però avrei avuto questo coraggio se mi fosse stato promesso il tesoro del Re”.
Essa vive e sta con la speranza di andar di qua a stare o di unirsi con i Gesuiti; e quando io per provarla metto della difficoltà, subito essa mi mostra il gran Poter di Dio, la fede che dobbiamo aver di Dio tutti; e bisogna azzittirsi. Insomma, non c’è più carta per scrivervi di più, e farebbero bisogno molte risma di carta per potervi scrivere le cose della Madre Beata Maria Antonia di S. Giuseppe, che così la chiamano. Sono Vostra.
Ficha técnica.
- Fecha: 29 de junio de 1786.
- Desde Buenos Aires
- De un párroco de Buenos Aires
- a destinatario desconocido.
- Idioma: Italiano.
Cf. ARSI 175 (en italiano). Buenos Aires, 29 giugno 1786.